De Luca chiude scuole e Università in Campania fino al 30 Ottobre, si continua a distanza
Sono sospese le attività dei circoli ludici e ricreativi, vietate le feste e le cerimonie civili o religiose. Inoltre è vietata la vendita con asporto per la ristorazione oltre le 21 e sarà consentito solo il delivery.
di Andrea Ottomanelli
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Vincenzo De Luca
Aggiornamento 15/10/2020 22:00
Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha firmato l’ordinanza n. 79 del 15 ottobre 2020 contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19.
In relazione alla situazione epidemiologica esistente, sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile.
Queste le principali misure adottate:
- Per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico, nelle scuole primarie e secondarie sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre. In tutte le scuole dell’infanzia sono sospese le attività didattiche ed educative, ove incompatibili con lo svolgimento da remoto, e le riunioni degli organi collegiali in presenza.
- Sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno.
- Sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente.
- Sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi.
- È fatta raccomandazione agli Enti e Uffici competenti di differenziare gli orari di servizio giornaliero del personale in presenza.
- A tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle ore 21. Resta consentito il delivery senza limiti di orario.
Tali misure si aggiungono a quelle già disposte nelle recenti precedenti ordinanze, a cominciare dall’obbligo di indossare la mascherina deciso due settimane fa.
E’ in corso di pubblicazione un’ordinanza, firmata dal Presidente Vincenzo De Luca – che sarà trasmessa a breve – contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19.
«In relazione alla situazione epidemiologica esistente – recita la nota dell’unità di crisi – sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile».
È in corso di pubblicazione un’ordinanza firmata dal presidente Vincenzo De Luca contenente ulteriori misure di contenimento e prevenzione del contagio da Covid-19. «In relazione alla situazione epidemiologica esistente – recita la nota dell’unità di crisi – sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile».
Tra le principali misure adottate c’è la chiusura delle scuole primarie e secondarie per il livello di contagio altissimo registrato anche nelle famiglie e derivante da contatti nel mondo scolastico: «Sono sospese le attività didattiche ed educative in presenza dal 16 al 30 ottobre», scrive De Luca nell’ordinanza. Allo stesso modo, sono sospese le attività didattiche e di verifica in presenza nelle Università, fatta eccezione per quelle relative agli studenti del primo anno.
Ancora, «sono vietate le feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti al pubblico e privati, al chiuso o all’aperto, con invitati estranei al nucleo familiare convivente; e sono sospese le attività di circoli ludici e ricreativi».
Non bastasse, «a tutti gli esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto dalle 21 mentre resta consentito il delivery senza limiti di orario».
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